Ci risiamo, dopo gli attacchi ai server dei Carabinieri e del Ministero della Difesa, gli hacktivisti conosciuti come "Anonymous" hanno bucato i server della Polizia di Stato. Sono stati trafugati e messi online migliaia di documenti riservati tra cui mail private di agenti, informative su manifstanti No-Tav, su estremisti oltre a manuali ad uso interno per i funzionari di polizia. Fonti del Dipartimento di Pubblica Sicurezza
smentiscono la violazione dei server della Polizia, confermando però molti accessi non autorizzati alle mail presonali di molti operatori delle forze di Polizia. Anonymous attraverso un loro canale informativo dichiara: "Da settimane ci divertiamo a curiosare nei vostri server, nelle vostre e-mail, i vostri portali, documenti, verbali e molto altro. Siamo in possesso di una notevole mole di materiale: ad esempio documenti sui sistemi di intercettazioni, tabulati, microspie di ultima generazione, attività sotto copertura; file riguardanti i Notav e i dissidenti; varie circolari ma anche numerose mail, alcune delle quali dimostrano la vostra disonestà (ad esempio una comunicazione in cui vi viene spiegato come appropriarvi dell’arma sequestrata ad un uomo straniero senza incorrere nel reato di ricettazione). Il livello di sicurezza dei vostri sistemi, al contrario di quanto pensassimo, è davvero scadente, e noi ne approfittiamo per prenderci la nostra vendetta. Is there any problem, Officer?"