Quante volte abbiamo sentito il nostro vicino di casa spostare il proprio mobilio, camminare su e giù per la casa quasi fosse un elefante in gabbia e tutto questo magari nel cuore della notte, proprio quando a fatica eravamo riusciti a chiudere occhio. Quante volte abbiamo lasciato messaggi sotto il suo uscio oppure urlato dal nostro appartamento di fare meno rumore? Acqua passata, tempi passati, oramai la tecnologia ha preso il sopravvento; ora si usa protestare con il proprio vicino sfuttando la tecnologia WIFI. I nomi assegnati ai propri apparecchi WIFI non sono più "nome azienda telefonica...", "connessione ..." ma potendo cambiarli vengono messi veri e propri messaggi per i propri vicini di casa rumorosi sfruttando il fatto che nell'arco di un centinaio di metri possono essere visualizzati da chiunque (rimanendo anche quasi anonimi).
Ecco che cominciano ad apparire nel nostro raggio di azione del nostro apparecchio WIFI nomi come: "smettetela di fare rumore", "state zitti", "vi sento quando fate sesso" oppure messaggi ironici come "trovato virus", "Distaccato della CIA" o addirittura con botta e risposta "smettetela di rubarmi il giornale" a cui segue "non lo rubo mi limito a buttarlo". Secondo OpenSignal.com questo nuovo modo di comunicare nasce anche dal fatto che non è più necessario esporre le proprie lamentele di persona rischiando possibili incontri imbarazzanti, cambiando il nome al nostro apparecchio WIFI possiamo lamentarci con il nostro invadente vicino rimanendo quasi anonimi, anche perché non è facile associare il nome di una rete WiFi ad una persona.
